Roma, 3 novembre 1969
Nina Simone dava un concerto a Roma, al Sistina. Il teatro era semideserto.
Anna Magnani era presente e guardava con ansia tutti quei posti vuoti, si voltava ripetutamente verso l’ ingresso, sperando che all’ultimo momento una folla di gente sarebbe entrata […]
Nina Simone, regale, entrò in palcoscenico. Guardò il teatro vuoto.
Senza fare alcuno sforzo per nascondere la sua ira, apostrofò l’imbarazzato pubblico: «Ringrazio i pochi di voi che sono venuti qui stasera. Ignoravo che Roma trattasse così gli artisti. Voglio che sappiate che, se mai tornassi a Roma, lo farei solo dopo che ogni singolo posto sia stato venduto».
Gli spettatori non sapevano assolutamente come comportarsi. Ma la Magnani lo sapeva.
Si alzò in piedi di scatto.
«Hai ragione, Nina» gridò. «Vergogna, vergogna, vergogna!» esclamò, scuotendo il pugno. Poi, agli spettatori: «Facciamo un applauso a questa grande artista, come se in ognuno di noi ci fossero dieci persone!».
(tratto da “Hollywood sul Tevere” di H. Kaufman e G. Lerner)
Per omaggiare il gesto di Anna Magnani, la cantante decise quindi di eseguire una toccante versione di “Wild is the Wind“, film del 1957 candidato agli Oscar di cui era stata protagonista la Magnani.
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