Angelo Frontoni ha tenuto a consacrarla alla grande Anna Magnani. Ed ha voluto conservare di lei solo le foto in bianco e nero, poiché l’attrice non amava le foto a colori. Aveva, senza dubbio, una vita ed un temperamento fatti di contrasti.

Ancor prima di diventare fotografo frequentavo le case di Luchino Visconti e Franco Zeffirelli. Nel loro cerchio di amicizie, ho incontrato Anna Magnani.

Mi affascinava. Allora, lavorava a teatro. Quando ha cominciato a fare cinema l’ho fotografata, ma faceva la difficile, non amava le foto. Accettava di essere fotografata durante le riprese, sulla scena, ma ha veramente posato per me solo due volte in tutta la sua vita.

Era una donna piena di vita e di entusiasmo. Ha ricevuto persino un Oscar. Avevo una grande ammirazione nei confronti del suo coraggio. Suo figlio Luca era malato di poliomelite. Ha protetto con tutte le sue forze la sua vita privata, per paura che suo figlio venisse ferito da attacchi e calunnie. Restava constantemente sul piede di guerra, pronta all’attacco, come una tigre.

Anna Magnani sapeva cosa voleva! Quando credeva in un ruolo, sarebbe stata capace di uccidere per ottenerlo.

Per esempio, Giulietta Masina era stata scelta per “Nella città l’inferno“. Il film le era stato scritto su misura, ne era l’interprete principale. Un giorno mi chiama: «Nel film c’è il ruolo di un’amica che incontro in prigione. È molto forte e bello, sarebbe perfetto per Anna Magnani, ma come glielo chiedo? E’ un piccolo ruolo. Si offenderà…»

Ma alla fine, qualche tempo dopo, ho ricevuto una telefonata : «Ho vinto, Angelo! Anna ha accettato!»

DIVINA

Le riprese incominciarono e Giulietta era diventata un “fantoccio” e Anna la celebrità!
Anna Magnani era inarrestabile. “Molestava” il regista, che era debole e terrorizzato da lei. Poco a poco, ha riscritto tutta la sceneggiatura. All’inizio, poiché il suo ruolo non era lungo, sarebbe dovuta rimanere solo 10 giorni. Ne è rimasta 60! Siccome il film doveva assolutamente essere finito nei tempi, è persino passata ai ricatti… ha fatto di tutto!

Anna Magnani e Angelo FrontoniMa il quel ruolo è stata divina.

Per tutto il film porta un vestito nero a bretelle fini. Aveva un petto formidabile! Sapeva di non essere particolarmente bella, ma sapeva utilizzare il suo décolleté e il suo charme.
Giulietta Masina, che è una donna molto calma ed beneducata, ha vissuto uno dei suoi peggiori ricordi. Quando il film è uscito, mi ha chiamato: «Sono stata fregata!»

Per lunghi anni le due donne non si sono più rivolte la parola.

Angelo Frontoni
(Traduzione Roberta Giulio)