Roma, ottobre 1945

Gennaro Righelli, il regista di Posto di blocco (il film prese poi il nome di Abbasso la Miseria!), concede dieci minuti di sosta ed io ne approfitto per chiedere ad Anna Magnani, la divissima di Trastevere, notizie non del film, ma della sua salute.

Come i lettori dell’Alta Italia non sapranno la Magnani se l’è vista brutta. In parole povere stava per rimetterci la pelle.
Tutti i giornali di Roma hanno parlato della famosa guarigione della Magnani dovuta all’intervento miracoloso della penicillina, l’ultimo ritrovato introvabile portato degli americani fino a Napoli dall’America, e poi misteriosamente scomparso da Napoli e dal resto dell’Italia.

« Lei — mi dice la Magnani — ignora di essere esattamente il trecentoventisettesimo scocciatore ch’è venuto a chiedermi il come e il per cui la penicillina m’ha salvato la vita… ».
« Straordinario. Lei è veggente. Allora mi dica ».
« Dunque, non è vero manco pe’ gnente. A voi lo voglio dire. Sarà stata pure la penicillina, ma non posso giurà sia stata lei. M’hanno dato tanti di quegli intrugli — e fra l’altro pure la penicillina — che è possibile sia stata proprio lei. Siccome poi m’è costata tanto cara che ancora me la ricordo, mi conviene dire che sia stata proprio lei ».
« Grazie. Queste rivelazioni mi commuovono. Ma lei che aveva? ».
« Un’appendicite con altre parole dopo: peritonico-melite… ».
« Accidenti! Allora è stata una cosa importante ».
« Ah, perché pe’ voi giornalisti è una cosa importante solo quando ci scappa il morto? Bei tipi, voi. Beh, come Dio l’ha mandata, con un flacone di penicillina e parecchi scudi, sò ancora qua ».
« E chi ve l’ha data la penicillina? ».
« Beh, giovanotto, che sarebbe? Mo volete mandà in galera pure il mio dottore? No, ah questo no. Accontentatevi di quello che vi dico. Anzi, cambiamo discorso ».
« Mi dica allora quello che farà ».
« Bell’impiccione. Ma ve lo vojo dì: formerò una compagnia di prosa. Darò Anna Christie. Rimarrò sempre a Roma ».
« E la rivista? »
« Beh quella ogni tanto ci farò una scappata… Sò soldi. Col teatro puro… quattrini non se ne vedono ».
« E poi? ».
« Poi me pare che abbasti. Ve ne potete pure annà. Ciò mal di testa ».