Occorse parecchio tempo prima che Marlon Brando si decidesse ad accettare di lavorare con Anna Magnani nel film “The Fugitive Kind” di Tennessee Williams.
E ora che il film è fatto, si può scommettere che i due attori non lavoreranno mai più insieme.

Perchè? Semplice. Si odiano.

Lo riferisce il “Sunday Express”. Dice Brando: «Non accetterei mai di lavorare ancora con quella donna, se non tenendo in mano un sasso per darglielo sulla testa».
Ribatte la Magnani: «Brando è un egocentrico sadico».

Quali le ragioni di queste ostilità? Parecchie. Anzitutto, – secondo la Magnani – Brando ha saputo assicurarsi la parte da leone nel film, poi gli sono toccati quasi tutti i migliori “primi piani”, infine è stato fotografato meglio di lei.

Però, nonostante tutto questo e il temperamento notoriamente esuberante dell’attrice, Anna mantiene un atteggiamento stranamente distaccato su tutta la faccenda.

Il peggio che si sia permessa di dire (in una ristretta cerchia di fidati amici), sempre secondo il giornale inglese, in una corrispondenza da Roma, è stato: «Lo ammazzerei, se potessi, quel maledetto».
Espressione a cui, se si tien conto del temperamento vulcanico di chi l’ha pronunciata, non si può attribuire un peso eccessivo.

Come si spiega ora questo atteggiamento così insolitamente remissivo? Secondo un suo intimo, la Magnani, pur accettando a cuor leggero di essere chiamata scorbutica, non può tollerare di essere giudicata gelosa del valore artistico dei suoi compagni di lavoro.

Un effetto pratico però questa rivalità sembra averlo avuto, e non certo positivo. Infatti le critiche di “The Fugitive kind” apparse sui giornali americani in questi giorni sono concordemente negative: e non mancano giudizi piuttosto aspri sulla recitazione sia della Magnani sia di Brando.

15 giugno 1960